Primo punto esterno nel girone di ritorno, dopo cinque sconfitte, per la Pro Patria del nuovo corso tecnico targato Massimiliano Caniato-Sala.
Uscire dal Briamasco con un risultato positivo accompagnato da buone e utili indicazioni tecniche ha premiato il prezioso lavoro di preparazione settimanale fatto con una prestazione di gioco positiva come interpretazione della partita con una Pro Patria difensivamente concentrata, decisa e ben disposta tatticamente soprattutto a centrocampo.
Arginato l’iniziale supremazia più territoriale come possesso palla senza però finalizzazioni pericolose del Trento, e’ stata poi la Pro Patria a proporsi con buone ripartenze creando anche a fine primo tempo con un ispirato Toci la possibilità di segnare, possibilità negata dal suo insidioso diagonale dalla difficile parata del portiere trentino Sergio Barlocco.
Secondo tempo con una Pro Patria più tonica e con un marcato assetto più a trazione offensiva dopo l’ingresso di Beretta con buone trame di gioco grazie al lavoro degli esterni con in evidenza il giovane Mehic a centrocampo a cui e’ stato negato il goal realizzato per un suo presunto fallo. Avrebbero invece meritato di realizzare il goal partita prima Toci, la cui stupenda girata e’ stata neutralizzata dalla super parata di Barlocco e in chiusura al 90′ il colpo di testa di Beretta uscito di pochissimo. Pareggio in definitiva giusto che porta un punto che agli effetti della classifica fa rientrare in zona play out la Pro Patria stante la penalizzazione inflitta alla Triestina con ancora però tutto in gioco in primis con l’ultimo posto da evitare senza fare poi calcoli su quale avversario sarebbe meglio incontrare come tifosi considerano la posizione anche della Pro Vercelli. Fondamentale in tale ottica si presenta a Acibiade e compagni la prossima partita infrasettimanale di giovedì casalinga con l’Arzignano, da non sottovalutare considerando il 3-1 inflitto alla Pro Vercelli dai vicentini, con obiettivo la vittoria che aiuterebbe ulteriormente il raggiungimento certo dei play out. Motivata e determinata a dare il cento per cento e’ quanto si aspetta la tifoseria bianco blu confidando finalmente in una squadra senza più blocchi mentali e paure ma con una mentalità e concentrazione da vero gruppo lavorando in sintonia con Caniato, prezioso collaboratore di Sala entrato subito nel ruolo con grande impegno già riscontrato quando in tribuna prendeva appunti sul gioco dei tigrotti, cercando ora di
correggere li dove occorre talune situazioni di gioco.
Un lavoro che il Direttore Sportivo Sandro Turotti completerà per un gruppo che può e deve ripagare la sua fiducia a volte non espressa come era anche da lui in primis richiesto.
E’ mancato in questa settimana il giornalista e telecronista sportivo Bruno Pizzul, l’icona più vera di un linguaggio televisivo unico, inconfondibile, trainante e coinvolgente, anche ex calciatore che ha giocato in quel Catania dove su sua segnalazione fece giungere nell’isola il compaesano di Cormos, amico d’infanzia l’ex tigrotto Memo Toros.
Ricordo in modo particolare un incontro a Milano in occasione di una visita di Toros a Busto Arsizio premiato dal comitato del Memorial Mario Colombo. la loro commozione e un dialogo, poi tradotto, in friulano con Pizzul cha ammise che Memo era veramente molto più bravo tecnicamente rispetto a lui.
Un attestato della signorilità di Pizzul a cui per la nostra Pro Patria mi porta a dire”Della storia dei tigrotticonosco soprattutto questo spirito di appartenenza, questo senso di identità, questo sentirsi parte di una famiglia”.
Una famiglia che sta soffrendo ma vuole salvarsi onorando le scadenze anteponendo grandeur nell’allestimento di squadre con budget che poi non rispetta.
Ottavio Tognola
