Venerdì di passione
Per i cristiani praticanti non si tocca, per tutti gli altri è tempo di pensare al ponte, Il Venerdì Santo è giorno di Via Crucis o di valigie pronte. Pochi, o nessuno, pensano ad una partita di serie C prevista per le ore 20. L’ennesima perla del Palazzo che una ne fa e cento ne pensa per allontanare i tifosi dallo stadio ( e gli investitori) da un prodotto qualitativamente sempre più scadente e non sostenibile a livello economico, nonostante le mance erogate dai diritti televisivi. La Via Crucis in maiuscolo si sovrappone alla via crucis in minuscolo, ossia quella della Pro Patria che, a differenza della prima non garantisce morte e resurrezione, ma forse solo morte con una retrocessione che potrebbe riportare il calcio bustocco proprio da dove era iniziata la gestione Patrizia Testa. Sarà un venerdì di Passione, quella con la P maiuscola e di passione con la p minuscola, ossia quella dei tifosi che per amore di Pro Patria andranno allo stadio per una passione sconfinata.
Black Friday
La società sposa finalmente quanto da sempre consigliato dai tifosi e mette in campo l ‘every day low price ( vista la frequenza con la quale sta avvenendo) con curva a 1 euro e distinti a 5 euro. Insomma, siamo al fuori tutto in un Black Friday fuori stagione.
Ghè mia da daneè?
Sul campo, se Triestina dovesse essere, le probabilità di scamparla per i tigrotti sono molto basse, gli alabardati contano dieci punti in più rispetto ai biancoblu e vanterebbero la miglior posizione che li salverebbe con due pareggi. C’è un però legato alla situazione societaria in casa Triestina che potrebbe influire sulle forze in campo. Secondo “Triveneto goal” la società non ha pagato gli stipendi di Febbraio e in città c’è pessimismo sulla solvibilità immediata. Non è escluso che la società possa avviarsi al fallimento con conseguenze importanti sul futuro. In casa Triestina gli ingaggi sono davvero elevati per cui la possibilità non è così remota. Sappiamo quanto la tranquillità economica e la certezza del futuro siano elementi imprescindibili per una performance ottimale dei calciatori, quando questa mancano le forze in campo diminuiscono in modo determinante. Uno scenario che, se confermato, potrebbe dare un vantaggio ai tigrotti nel comunque difficile spareggio.
A Pasqua c’è di meglio della Colombo
La cura Sala sta dando i suoi frutti, ingiustificabile il ritardo con il quale si è deciso di “decolombizzare” la Pro Patria. I numeri non mentono mai:
Performance Mister Colombo : media punti 0,75 a partita, media goal fatti 0,66, media goal subiti 1.16
Performance Mister Sala: media punti 1,08 a partita, media goal fatti 0,91, media goal subiti 1,08
Proiezione punti ad oggi se fosse rimasto Mister Colombo: 27 punti (saremmo al posto del Caldiero)
Proiezione punti se ci fosse stato sempre Mister Sala: 38,8 punti (saremmo al posto della Pergolettese, quindi salvi)
Numeri che condannano le (non) scelte societarie e che dicono senza alcun dubbio che il potenziale per una salvezza diretta c’erano, era l’allenatore il tassello sbagliato, un’intuizione che lo scorso campionato aveva ampiamente favorito.
I numeri di Mister Sala dicono che l’attacco migliora il rendimento e anche la difesa registra un miglioramento con conseguenze sulla media punti. Unica attenuante per Mister Colombo è rappresentata dall’arrivo di Rocco, Coccolo e Barlocco giunti ( tardi) quando l’avventura del tecnico dimissionato era ormai al termine.
Basterà questa escalation per evitare la retrocessione? Solo il tempo lo dirà, certo è che la Pro Patria di oggi ha nel motore la stessa cilindrata di chi oggi occupa posizioni di classifica più tranquille, da capire se riuscirà a colmare quelle di chi, come la Triestina, occupa il posto playout non per demeriti maturati sul campo, ma per problemi finanziari.
Flavio Vergani