Benvenuto 2024 che sembra avere portato aria nuova tra le fila dei nostri ragazzi e rinnovata voglia di dimostrare la consistenza del vero valore della squadra, intristita finora da utilizzo degli attori non sempre adeguato alle attitudini ed alle capacità ed invece improvvisamente rivitalizzata da un atteggiamento più propositivo, dove chi scende in campo ha ritrovato il desiderio di divertirsi e di essere un corpo unico essendo sempre di supporto al compagno in difficoltà.
Dopo le ultime due prestazioni, che hanno arricchito in modo importante la nostra classifica, ancora più significative in rapporto agli avversari affrontati, diretti concorrenti nella zona delicata dove ancora ci troviamo, la parola d’ordine da domani deve essere “continuità” per non azzerare quanto costruito con fatica e garantire equilibri ed automatismi sopra i quali edificare le certezze e la fiducia di poter raggiungere sempre gli obiettivi superando le fasi di difficoltà che saranno fisiologicamente da affrontare.
Trasformando gli eventi su un piano di fantasia al limite del poetico sembra che la rondine di nome Aurora, già protagonista di qualche mia citazione precedente, che aveva perso il volo charter di rientro verso atmosfere più gradevoli, abbia poi deciso di svernare alle nostre latitudini e per ingannare il tempo abbia scelto di essere come assistente al fianco del team manager biancoblù sia in trasferta sia tra le mura amiche quale “porte-bonheur” personalizzato.
La situazione che si é piacevolmente evoluta in questo esordio di nuovo anno deve costituire solo una piattaforma di lancio base per acquisire la consapevolezza che questo modo di affrontare le squadre avversarie e la mentalità, condensato di volontà e desiderio di non arrendersi mai, rappresentano la vera forza vincente di un gruppo.
A questo punto quindi, pur riconoscendo i meriti innegabili per quanto espresso e dimostrato recentemente, vorrei evitare facili trionfalismi o peana esagerati, che avrebbero solo il difetto di fare perdere contatto con una realtà di classifica per nulla risolta e quindi, al di là di proclami di facciata, inerenti argomenti quali spirito di rivincita o agganci all’orgoglio ritrovato, é fondamentale sicuramente proseguire su questa strada ma se possibile a fari spenti.
Pertanto, da qui in avanti, é meglio lavorare in silenzio senza programmi ad uso carta stampata, fornendo motivi di commento solamente a seguito di una concretezza di risultati sul campo.
Non deve essere esaustivo avere superato con autorità la squadra del Sten degli Alpini di storica memoria ed avere spezzato le reni ai gaudenziani, rispediti a varcare il Ticino con lo zainetto carico di pere a corredo, ma con questo spirito proporsi nell’immediato anche di rendere valido i famoso proverbio in tema di vittorie.
Rammentando sempre al nostro responsabile tecnico di non cristallizzare le dichiarazioni relative agli intenti di programma, limitando le possibilità temporali di successo al mese in corso, essendo in calendario previsti incontri con compagini giudicate di pari forza tecnica e di organico, ed al contrario ampliare i panorami con vista ottimale anche quando saranno contemplati confronti sicuramente più impegnativi ma, come sempre, non impossibili da affrontare.
L’ultimo esempio é stato fornito dal nostro prossimo avversario uscito imbattuto dal campo di Mantova e quindi evitiamo di mettere sul piatto frammenti di episodi con finali scontati a nostro sfavore ed al contrario affrontare questi nuovi futuri impegni stimolando l’orgoglio dei ragazzi per realizzare la prestazione che possa smentire i “facili pronostici”.
…e proviamo anche ad interrompere la tradizione fin qui rispettata che ha previsto solo segni “X” con l’Arzignano!!
Sandro Lupidi