Ennesimo pareggio della Pro Patria che impatta per uno a uno col Trento sul filo di sirena. Il goal di Bashi arriva nei minuti di recupero e limita i danni per i tigrotti autori di una medicore prestazione. Mister Colombo, alla vigilia della gara, aveva fatto sapere di avere le idee chiare su come sarebbe andata la partita. Per fortuna, ci verrebbe da dire, visto che nel primo tempo gli ospiti sembravano il Real Madrid, tanto da dominare in lungo e in largo il campo e per fortuna, e qui sta il merito della Pro Patria, non hanno doppiato il vantaggio che avrebbe chiuso la gara.
Mister Tabbiani è noto per la sua capacità di far giocare bene le sue squadre, ma davvero non si pensava potesse confondere completamente i tigrotti , tanto da cancellarli dal campo. Nel giorno dell’assenza di Mallamo, Nicco e Mehic, Mister Colombo si inventa un attacco con Beretta, Toci e Terrani mezz’ala, ma il centrocampo non li aiuta in fase offensiva, mentre in quella difensiva Cavalli zoppica e gli ospiti imperversano. Palazzi, uno che dovrebbe essere un punto di riferimento per i giovani vista la sua esperienza, gioca una partita da dimenticare.
Il vantaggio ospite è strameritato, i tigrotti hanno il merito di contenerlo. Nel secondo tempo Colombo con tre cambi immediati conferma lì’assurdità della formazione iniziale e corre ai ripari. Il Mister boccia senza mezzi termini le prestazioni incolori di Palazzi, Cavalli e di Beretta ( uno che non toglieremmo mai), ridisegnando l’undici con Pitou che sta diventando la Croce Rossa dei tigrotti, un numero di emergenza per tutte le necessità.
La qualità del gioco non migliora, ma di riffa o di raffa, i tigrotti stanno in partita, anche per un calo fisiologico degli ospiti che si rintanano nella loro area. L’uscita di Di Carmine, nome noto degli ospiti e capocannoniere del girone, non aiuta il Trento che di fatto rinuncia alle ripartenze. Quando manca una manciata di secondi al termine della gara è Bashi a pescare il jolly. Un pareggio che diluisce le molte perplessità che la partita ha messo in risalto. Formazione inziale discutibile, gioco senza un’idea definita e tiri in porta prossimi allo zero. Un punto che vale una vittoria, ma rimangono troppi interrogativi su questa squadra che stenta a vincere in casa ormai da sempre e che non produce miglioramenti percepibili nella qualità del gicoo, della personalità degli interpreti e in incisività dell’allenatore le cui recenti ultime scelte non hanno per niente convinto. L’attenuante per il giovane allenatore bustocco arriva dalla rosa composta da troppi giocatori vittime di infortuni cronici come quello di Mallamo, la scommessa persa Lombardoni, il recidivo Travaglini, che di fatto impoveriscono una rosa già di per sè di qualità medio bassa.
In tribuna l’Assessore allo Sport Folegani che sti sta prodigando per risolvere il problema Museum, rimane irrisolto il problema altoparlante che da anni non funziona a che l’Amministrazione Comunale sembra non voler… sentire ( il probelma)…in effetti non si sente….Oggi gracchiava ancora come le rane nello stagno, chiedere al Milan Futuro come si fa a far sentire un altoparlante, visto che a Busto sembra che l’impresa sia impossibile!
Pro Patria-Trento: 1-1 (0-1)
Marcatori: Giannotti (T) al 15’pt, Bashi (P) al 49’st
PRO PATRIA (3-5-2): Rovida; Bashi, Alcibiade, Cavalli (1′ st Sassaro); Somma (44′ st Reggiori), Terrani (32′ st Curatolo), Palazzi (1′ st Citterio), Ferri, Piran; Beretta (1′ st Pitou), Toci. A disposizione: Pratelli, Frattini, Ferrario, Miculi. Allenatore: Colombo.
TRENTO (4-3-3): Barlocco; Frosinini, Trainotti, Cappelletti, Vitturini (22′ st Fini); Di Cosmo (32′ st Vallarelli), Aucelli, Giannotti; Ghillani (22′ st Anastasia), Di Carmine (36′ st Petrovic), Disanto (36′ st Kassama). A disposizione: Santer, Tommasi, Barison, Puzic, Sangalli, Uez. Allenatore: Tabbian
ARBITRO: Gangi di Enna (Caldarola di Asti e Savasta di Alba-Bra; Bissolo di Legnago)
NOTE – Serata umida, campo scivoloso. Ammoniti: Terrani (PPA), Colombo (all. PPA), Pitou (PPA), Vallarelli (TRE). Calci d’angolo: 6-1. Minuti di recupero: pt 2′, st 5′.