Anno nuovo, vita nuova? Questo è quanto accadde nello scorso campionato, quando il nuovo anno portò la svolta in casa Pro Patria. L’embrione che nel girone di andata fu ritenuto troppo acerbo per nascere, esplose con il nuovo anno, quando si rinunciò ad un modulo che era diventato un marchio di fabbrica dei tigrotti per beneficiare del contributo di Pitou, giovane talento troppo spesso sacrificato in panchina dal 5-3-2. In realtà, chi ne beneficiò in larga misura fu Castelli che iniziò a segnare goals a grappoli, supportato da uno Stanzani in versione gold. Risuccederà anche quest’anno? Può darsi, ma se lo scorso anno il cambio di modulo fu decisivo, anche quest’anno serve un cambio. Da stabilire dove, quando e perchè. Il Direttore sportivo Sandro Turotti, dopo la svegliata data a squadra e allenatore nel post Renate, sembra abbia deciso di cantare il “mea culpa”, esonerando Mister Colombo non dalla guida della squadra, ma dalle responsabilità. La conferma alla guida dei tigrotti è una chiara ammissione di fiducia verso il tecnico la cui assoluzione da un girone di andata pessimo sembra voler essere giustificata da una rosa non all’altezza. Questa è l’unica spiegazione logica che nasce spontanea, diversamente non ne esisterebbe una in grado di far comprendere i motivi di una conferma sulla panchina del tecnico fagnanese.
Quindi, occhi puntati sul mercato invernale, una novità in casa Pro Patria, vista la ritrosia di Turotti ad operare durante i mesi freddi, ma la classifica ha un meno uno rispetto allo scorso inverno e un pericoloso meno tre dalla zone salvezza e questo ha costretto agli straordinari. Attenzione anche a come è composto il gruppo di squadre in lotta per non retrocedere. La presenza della Triestina potrebbe essere solo casuale, visto l’organico e i mezzi sociatari degli alabardati che potrebbero presto lasciare questa scomoda zona, con conseguente impatto sull’impresa dei tigrotti.
Mercato che è appena iniziato e che ha portato a Busto uno svincolato. Luca Barlocco era libero dalla fine dello scorso campionato, la sua ultima partita risale al 19 Maggio 2024. Le domande spontanee sono le seguenti: Perchè è arrivato solo adesso, visto che era libero? Il giocatore sarà pronto fin da subito, vista l’assenza dai campi così lunga? Si ripeterà quanto visto per Beretta? Domande lecite e spontanee, visto che si attendeva l’apertura del mercato per evitare il rischio di uno svincolato per poi ritrovarsi con uno svincolato a mercato aperto. Insomma, l’inizio non è stato indimenticabile, speriamo che i prossimi giorni portino i rinforzi attesi dalla tifoseria che per una volta è preoccupata e disorientata dalle scelte di chi da sempre è considerato il vero “bomber” della Pro Patria. Ossia, quel Sandro Turotti al quale manca di trasformare l’acqua in vino e riempire le ceste di pesci nel deserto per concorrere con chi di miracoli era un esperto.
In filigrana, i tifosi scrutano l’orizzonte societario in attesa di novità, anche per capire se il mercato potrebbe beneficiare dell’arrivo di nuove forze. Intanto, quel che è certo si chiama Giana Erminio, ossia un match previsto proprio all’Epifania, alle 15, decisivo per i tigrotti sotto tutti i punti di vista. Una partita che anche Mister Colombo sarà d’accordo nel definire decisiva e da vincere senza se e senza ma. Il tempo del low profile comunicativo, delle timidezze in filigrana poco motivanti per la squadra, le fragili promesse poste nel famoso “lavoro”, è ampiamente terminato. E’ il momento dei fatti che fanno rima con vittoria, convinzione, autostima e coraggio. Doti mai viste nel girone di andata, quando l’eterno ritornello dei forti gli altri , deboli noi ha anestetizzato giocatori che fino a qualche tempo fa erano determinanti e ora caduti in depressione. E’ il momento di dimostrare il proprio valore pensando solo ed unicamente al risultato pieno. Con i pareggi non si va da nessuna parte nel calcio dei tre punti e nemmeno con le eterne convinzioni e consolazioni sterili di non essere stati inferiori a nessuno (ma neppure superiori a nessuno). La classifica dice che quanto fatto è insufficiente, pochi punti, pochissimo goal, zero gioco e rigori sbaglati a go go . Anno nuovo, vita nuova, a tutti i costi. No discussion, serve vincere!
Flavio Vergani