Altra impeccabile e perfetta conferenza stampa di Mister Sala che,a differenza del suo predecessore, è più realista del re. Denuncia alcuni atteggiamenti a lui non graditi, cose non fatte che dovevano essere fatte e, ancora una volta, fa capire che si aspetta di più dai singoli, perchè sono 29 teste, ossia 29 solisti che fanno una squadra. C’è molto da lavorare sulla testa, dice l’allenatore che non vuole sentire parlare di alibi, esattamente il contrario di quanto sentito fino due gare fa. Insomma, quello che qui si scrive da sempre, ossia che questa squadra è vittima di sè stessa, delle sue paure, delle sue incertezze per troppo tempo accettate e giustificate dall’allenatore che aveva fatto del buonismo la sua password, non incidendo minimamente sul lato psicologico della squadra.
Le dichiarazioni di Ferri sono il polo opposto rispetto a quello del mister. Crediamo inutile il post partita dei giocatori che si rifugiano spesso in frasi fatte trite e ritrite, tanto da non accorgersi che il contesto è variato e il solito standard recitato non è più di moda.
Come è possibile sentire da Ferri che “l’atteggiamento è stato quello giusto”, se il suo allenatore dice l’esatto contrario, tanto che vorrà parlare in settimana con lo staff proprio dell’atteggiamento sbagliato”? Forse, a Davide Ferri è sfuggito che è cambiato l’allenatore e serve allinearsi al nuovo che non fa sconti a niente e a nessuno. Anche il concetto di “squadra”, che insieme al “lavoro” sono i soliti inflazionati elementi dei post partita, viene clamorosamente smentito da Mister Sala che da due turni di fila chiama in causa i singoli che devono dare di più a favore del collettivo. Una preoccupante distonia tra quello che pensa l’allenatore e quello che pensa un giocatore, una preoccupante differente percezione che fa nascere la domanda sul quanto giocatori e allenatore siano sulla stessa lunghezza d’onda. Forse, in questo momento meglio che parli solo il Mister che sembra l’unico con le idee chiare e con la corretta capacità di analisi della realtà.
Che poi Ferri ricorra ancora al fatto che la partita è stata preparata bene, quando si perde tre a uno con un secondo tempo davvero negativo e che a questo livello la differenza la fanno i dettagli, ci sembra francamente un’arrotondamento per eccesso davvero improponibile. La differenza la fanno i soldi spesi per prima cosa, l’atteggiamento per seconda e la capacità di correre per tutta la partita per terzo. Questi non sono dettagli, ma macro punti grandi come una condominio a dieci piani. Sui soldi si è impotenti, ma sul resto si può dare di più.
Per cui, Ferri e chi per lui, visto che qualunque giocatore dice le stesse e identiche cose, il tempo delle frasi fatte è terminato. Ascoltate l’allenatore e vedete di cavare il meglio di voi stessi subito e senza cercare giustificazioni o strumenti di salvezza diversi dal correre 90 minuti e non 45 minuti e far riferimento alla richiesta di atteggiamento del mister e non quello che a voi è parso corretto e a lui no. Un applauso a Mister Sala per la trasparenza, coerenza e realismo.
Flavio Vergani
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