Continua senza sosta il processo di disumanizzazione del calcio con l’introduzione di regole prodotte dalla deficienza artificiale. L’ultima riguarda i raccatappalle che verranno praticamente eliminati dai campi di gioco. Il motivo? Sarebbero colpevoli di far perdere tempo ai giocatori durante la fase di lancio del pallone. La soluzione? Verranno posizionati 6 palloni sul lato delle panchine e 5 sul lato opposto a distanza di 2,5 metri l’uno dall’altro per un self service da parte dei giocatori. I raccattapalle dovranno solo preoccuparsi che questi palloni siano disponibili, senza però poter lanciare il pallone al giocatore. Solo il portiere riceverà direttamente il pallone dai raccattapalle posti dietro la porta. Risolto il problema delle perdite di tempo? Grassa risata pensando agli ultimi minuti di gioco, quando magicamente i giocatori della squadra che sta perdendo corrono il doppio di prima e quelli della squadra che sta vincendo sono colti da crampi che richiedono l’intervento dei “Volontari del Sollievo” con carrozzelle, barelle e trasportatori a nastro. Forse il tempo effettivo negli ultimi 10 minuti di gioco, giusto per non dire sempre, sarebbe stata una soluzione vera, e non questa che toglie l’ emozione dei bambini di poter sentirsi protagonisti per 90 minuti e poter lanciare il pallone ai giocatori del cuore. Se anche perdessero tempo, basterebbe educarli e non sostituirli.
Educazione che forse dovrebbero imparare i tennisti che chiedono ai raccattapalle quattro palline per poi disfarsene di due ( non si sa in base a quale criterio), obbligandoli ad una extra raccolta sotto il sole cocente di questi giorni. Questo si che è diseducativo e fa perdere tempo, oltre che la pazienza.
Flavio Vergani