Dopo il lungo periodo di assenza di eventi sul campo l’estenuante scandire dei giorni di incubazione nella ricerca di valutare quali elementi fossero più adatti a costituire costituire il nuovo organico, corposo nei numeri a causa del massiccio ricambio imposto dalle varie scadenze contrattuali e dalle cessioni di elementi fino ad ieri titolari, é giunto finalmente al termine.
Anche i consueti alambicchi in fase di gestione delle risorse a disposizione, compatibili con il gradimento da parte di eventuali soggetti scelti a sposare il progetto biancoblù, hanno dilatato nel tempo la nascita della nuova creatura che sarà sottoposta al giudizio del campo e dovrà affrontare tutte le fasi che fisiologicamente verranno proposte nel corso del campionato quali il confronto con avversari scomodi, le circostanze casuali non positive, la sequenza di possibili assenze in ruoli determinanti derivate da possibili infortuni.
Pertanto la bontà del lavoro di selezione preventiva eseguito e la capacità di assemblaggio da parte del responsabile tecnico verranno sottoposti al giudizio del campo, unico elemento che non risente mai di influenze esterne o contaminazioni di alcun tipo.
Per quanto osservato fino ad oggi, piccoli paragrafi di un libro ancora tutto da scrivere, l’impianto dell’organico proposto ha dimostrato sicuramente che alcuni elementi di nuova acquisizione potranno essere importanti sia in tema di garanzia tecnica sia in tema di esperienza nel ruolo senza dimenticare componenti presenti da molto tempo, giunti ormai a maturità fisica ed atletica, che possono garantire affidabilità di impiego nei ruoli assegnati.
Occorre ovviamente evidenziare, a giustificazione delle difficoltà che ogni D.S. deve affrontare in tema di ruoli e fasce di età, che é sempre più difficile trovare soluzioni compatibili tra risorse a disposizione e necessità dal punto di vista tecnico che possano essere utili a fornire al nostro allenatore la capacità di poter schierare una formazione che possa garantire equilibrio tattico e nel contempo qualità di reparto per poter creare problematiche alle nostre avversarie di turno.
La presenza delle società di serie A, che in passato potevano fornire materiale alla nostra categoria al fine di valorizzare elementi giovani e fornire a questi esperienza a livello professionistico, con creazione delle seconde squadre partecipanti al nostro campionato, ha inaridito la possibilità di attingere a tali canali rendendo la ricerca di eventuali soggetti da inserire ancor più rivolta a categorie inferiori con la speranza che la capacità professionale degli osservatori possa essere buona garanzia per un investimento con successo futuro.
Soffermando l’attenzione sui singoli é innegabile che quando la sfera passa dai piedi del nostro JP 11 tutti ci attendiamo qualcosa che deroghi dalla normalità, considerando le capacità di tecnica e la velocità di esecuzione nei movimenti, ma occorre altresì sostenere tale individualità proponendo sempre soluzioni alternative che permettano di liberare altri ragazzi in fase di scambio e di conclusioni a rete che fino ad oggi hanno costituito il nostro maggiore limite.
Certamente la nostra nuova punta centrale vista in campo fino ad oggi ha dimostrato di essere valido supporto al nostro fantasista ma sarebbe necessaria una maggiore partecipazione degli esterni per creare densità al limite dell’area avversaria in sede di proposizione offensiva e maggior precisione quando vengono effettuati i passaggi dalle fasce esterne a favore dei tentativi aerei da parte degli occupanti l’area stessa.
Le ultime prestazioni hanno certamente evidenziato un miglioramento nella concezione degli schemi di manovra sia nelle geometrie dei centrocampisti sia nei cambi di gioco suggeriti da situazioni di densità di giocatori avversari in alcune zone del campo ma occorre essere più cinici in termini di conclusioni a rete e forse anche più determinati trovando in molte occasioni anche il “coraggio di sbagliare” e talvolta di credere nella capacità del compagno di trovare il passaggio vincente e non delegare sempre il compito della conclusione a rete, con spostamento della sfera verso il laterale, permettendo alla difesa avversaria il recupero del tempo di gioco, con conseguente facile interdizione e sicura limitazione del pericolo alla propria porta.
Attendiamo quindi di verificare le effettive potenzialità della nostra squadra che, a mio avviso, sono assolutamente di ottimo livello e ritornare finalmente a riproporre anche il nostro stadio come non più terra di conquista da parte degli ospiti come verificatosi spesso durante il precedente campionato.
A questo proposito, considerando che molti elementi del nostro organico hanno spiccate capacità in tema di tecnica individuale e quindi penalizzati in caso di terreni non adeguati, ritengo sia necessario provvedere ad una rivisitazione del manto erboso del nostro Speroni, oggi già in condizioni precarie, e che sarà sottoposto per almeno due mesi ad uno utilizzo intensivo a causa degli incontri casalinghi anche di Milan Futuro.
Auspico quindi un intervento congiunto tra società e sponsor di maglia, che illumina le terga dei nostri ragazzi, per trovare una soluzione e riportare il terreno all’antico splendore.
Grazie e senza dubbio….forza PRO!!
Sandro Lupidi
