Il mercato della Pro Patria stuzzica il palato dei tifosi. I famosi “nomi” che da sempre fanno sognare era da un po’ di tempo che non arrivavano a Busto, quest’anno invece sta avvenendo. In realtà, niente di diverso da prima. L’addio al calcio di Fietta e la rinuncia a Bertoni, oltre che a Marano, ha di fatto obbligato il diesse Turotti a rimpolpare la squadra con le colonne portanti dotate di esperienza. Quindi, certamente non squadra più esperta, ma diversamente esperta. L’entusiasmo è per una per parte dei tifosi totale, altri sono guardinghi per la presenza nell’aria dell’”effetto Marano”, ossia della delusione patita proprio dall’elemento di punta del mercato della scorsa stagione, che ancora ha lasciato una coda di prudenza. Altri ancora, sono sul chi va là, dopo aver spulciato le presenze a singhiozzo di Palazzi in una Pro Sesto comunque retrocessa o di Travaglini, un gioiello scoperto da Raffele Ferrara alla Caronnese, che ha poi perso smalto nelle stagioni successive. Insomma, il bello del mercato, quando i tifosi condividono gioie, dubbi e delusioni che il campo confermerà o smentirà. Certo è che il diesse Turotti sta unendo l’utile al dilettevole anche in termini di spending review, visto che, alla rinuncia di giocatori tipo Saporetti e Stanzani che vivevano fuori casa e quindi con costi di vitto e alloggio a carico della società, ha fatto seguito l’arrivo dei milanesi Palazzi e Travaglini e del torinese Alcibiade, che secondo radio scarpa, avrebbe interessi commerciali della compagna confinati nel gallaratese, per cui potrebbe esserci anche qui un deciso saving. Non che la cosa determini grossi spostamenti del budget, però sono sempre soldi che possono essere reinvestiti in altro, oltre che dare al calciatore la possibilità di vivere la propria vita con la famiglia con conseguente vantaggio in termine di serenità motivazionale.
Certamente una formazione con Rovida, Bashi, Alcibiade, Travaglini e Lombardoni dietro, con Nicco, Mallamo, Palazzi, Ferri, Ndreka, Renault in mezzo, Pitou e Castelli in avanti, sarebbe interessante. Da capire se gli ultimi due saranno dei nostri anche il prossimo campionato o se le sirene di mercato li porteranno lontani da Busto. Curatolo potrebbe essere un cavallo di ritorno, ma un conto è con questi, un altro conto è con altri. Insomma, presto per giudicare, per ora godiamoci il calciomercato e vediamo cosa ci regalrà il “turottone”. E lo schema tattico? Si tornerà al vecchio e caro 5-3-2, oppure si opterà per la rivoluzione dello scorso girone di ritorno? Pitou ago della bilancia? Ma quante domande…godiamoci il sole!
Flavio Vergani