La zona playout? Solo un caso. Un male passeggero. Nessun qui è da retrocessione. Non lo sono i giocatori, lo staff, la dirigenza. Non lo sono i tifosi, quelli rimasti che meritano solo applausi. Tifosi appassionati che a volte vanno oltre, ma solo in quel momento quando il cuore piange, la delusione stringe la gola e l’amarezza infinita non fa controllare quello che si dice e quello che si fa. Un patrimonio che andrebbe capito, persino apprezzato visto che contrasta il silenzio della città, il disinteresse dei molti, la compassione di altri per chi ancora crede in questi colori, nella loro storia, nel loro futuro. Chi oggi c’è è perchè ama follemente questi colori, diversamente sarebbe altrove, come i tanti che lo hanno fatto senza nemmeno ricordarsi del patto fatto con i biancoblu fin da sempre.
Tifosi che meritano comprensione, ma tifosi ai quali si chiede comprensione per trovare tutti insieme la soluzione ad un rebus andato pericolosamente complicatosi. E’ il regalo che mi faccio e che chiedo ai miei splendidi consiglieri per l’anno che verrà. Comprensione, pazienza, vicinanza, supporto, calore per dare ai nostri ragazzi quella marcia in più per uscire dal guado. Voglio pensare che questo potrà essere il “rinforzo di Gennaio” che noi tifosi possiamo regalare alla Pro Patria. E’ la sola cosa che possiamo permetterci, facciamola…!
Servirà un’impresa, ma questo regalo possiamo già incartarlo adesso, per poi gustarcelo a fine campionato. Termina un anno difficile che mette al collo del mio club una medaglia che brilla di luce propria per quanto ha saputo fare per la Pro Patria, ma non solo. C’è un rovescio della medaglia che brilla meno per i risultati della squadra, ma noi siamo qua per garantire la stessa energia, la stessa determinazione messa nel realizzare le imprese del club e ripeterla anche con i biancoblu.
Svolgendo il nastro di questo anno che ci lascia ricordo molte cose belle e poche brutte. Orgoglioso del tanto fatto per noi, per la Pro Patria, per gli altri. Un percorso che ha dato un senso alla mission del Pro Patria Club, che da sempre vuole promuovere la Pro Patria con molteplici iniziative, anche a sfondo solidale. Ho ancora nel cuore la gioia di una festa della birra che ha visto un successo straordinario grazie all’impegno dei miei consiglieri, ma non solo. Ci hanno aiutati in tanti e oggi a tutti loro va il mio abbraccio per quello che hanno fatto e per come lo hanno fatto. Abbiamo fatto quanto potuto per essere al fianco dei tigrotti in casa e in trasferta, nonostante i risultati non ci abbiano aiutato in un’impresa diventata sfidante a causa di costi e televisioni che stanno cementando in casa i tifosi.
Abbiamo tifato tanto, sofferto molto, criticato moltissimo, non sempre nel modo giusto, abbiamo chiesto scusa, perchè chi molto ama, molto pretendete, molto si incazza, poco si rassegna. Mai, però, accetteremo i silenzi della rassegnazione o del compiacimento a tutti i costi, perchè noi da sempre siamo questi e mai nessuno ci cambierà.
Ringrazio chi mi ha supportato e sopportato in questo 2024, un viaggio iniziato con uno in più e che oggi ci manca tantissimo. Un grazie forte salga in cielo per abbracciare Giulio Stagni che è andato avanti lasciando un vuoto incolmabile nei nostri cuori. Tremendo è stato vedere quel chiosco della birra senza la sua presenza e il suo sorriso bonaccione. Consolante è sapere che vive nei nostri cuori.
Grazie agli “esterni” del nostro Club che ci aiutano nell’area comunicazione, come Flavio Vergani, Sandro “Lupo” Lupidi e Andrea Scalvi, parti di una squadra fortissima composta dai miei splendidi consiglieri che ringrazio ad uno ad uno per il loro valore unico ed esclusivo.
Ai miei consiglieri, ai tifosi, alla dirigenza, allo staff e ai giocatori arrivi il mio più sentito augurio di Buon Natale e di un nuovo anno ricco di soddisfazioni sportive e personali.
Il Presidente
Giovanni Pellegatta