Qualche giorno fa, Patrizia Testa, Presidente della Pro Patria, faceva presente che ancora nulla si vede a riguardo del famoso campo in sintetico che i tigrotti aspettano da anni. Sembrava fosse la volta buona, invece siamo ancora alle promesse.
Ci viene quasi da sorridere di fronte a queste aspettative, visto che lo stadio attende da anni, non solo un campo in sintetico, ma anche un impianto voci udibile anche nel settore distinti.
Qualche settimana fa, grazie all’intervento del nostro Presidente Pellegatta, Agesp ha eseguito un intervento di manutenzione apparente e lontano da quel che serve per risolvere il problema. Ossia, smontare l’amplificatore e pulire i contatti, ma non da fuori, ma da dentro e girare qualche altoparlante verso il settore in questione.
Approfittando della presenza al nostro club di Salvatore Scianna, responsabile tecnico di Agesp, abbiamo direttamente a lui fatto presente quello che serve per risolvere il problema. Scianna ci ha risposto che “adesso si sente”, ma è evidentemente mal informato dai tecnici intervenuti, che non ci risulta abbiano effettuato un test posizionandosi nei distinti centrali. Ci risulta un inutile pulizia esterna dell’impianto che non ha risolto il problema alla radice.
A riguardo del cambio di direzione degli altoparlanti, lo stesso Scianna ci ha fatto sapere di “non avere a disposizione il cestello (quello che serve per cambiare la lampadine dei lampioni stradali) e che non lo può far muovere per tali lavori”.
Insomma, dopo anni di richieste, abbiamo saputo dalla viva voce di Agesp, che non esiste soluzione al problema, perchè una città di 80 mila abitanti non dispone di un cestello per raggiungere l’altezza degli altoparlanti. O meglio, non lo può muovere per tali lavori.
Ne segue che il pubblico ancora non potrà sentire le formazioni e neppure le comunicazioni relative alla sicurezza che sono un obbligo annunciarle e dovrebbe essere un obbligo ascoltarle, mentre nei distinti i tifosi non sentono quello sarebbe obbligo sentire. Tutto questo per l’insormontabile problema di girare degli altoparlanti, troppo in alto per i mezzi disponibili in Agesp.
Pensare ad un campo in sintetico diventa davvero difficile.
Per la cronaca, il Pro Patria Club è disponibile per finanziare il noleggio di una cestello alzapersone per risolvere il problema e dare un’apparenza di normalità ad uno stadio sempre più inospitale. Non mancano solo i posteggi, manca il minimo indispensabile nei servizi igienici, manca un punto di ristoro nei distinti, i seggiolini sono sporchi di escrementi di uccelli e non solo, mancano i passamano di sicurezza nella zona centrale dei gradoni,
Chiamarli ancora distinti ci vuole un bel coraggio, tutto questo in attesa del campo in sintetico che alla luce di quanto sopracitato diventa un’illusione.
Alla Pro Patria si vuole bene con i fatti e non con le parole, di queste ne abbiamo sentite troppo, adesso non si sentono nemmeno quelle.
Forza Busto città dello sport, trova un cestello alzapersone, il noleggio lo paghiamo noi! Ce la puoi fare!!
Flavio Vergani