Ennesimo pareggio della Pro Patria che impatta per uno a uno con la Pergolettese, diretta concorrente per la lotta alla salvezza degli ex Piu e Parker.
Bassa pressione
Dopo le partite da non vincere, Mister Colombo ha classificato quella odierna come partita non decisiva per tenere bassa la tensione tra i suoi giocatori che lo hanno preso alla lettera. Non era ancora uscita l’aria dal fischietto dell’arbitro che ha fischiato l’inizio del match che già la Pro Patria era in svantaggio. Davvero un bel modo per ringraziare il Mister che pur di non turbare l’area di comfort dei suoi giocatori si inventa l’impossibile senza che mai ci sia qualcuno che lo ricambi.
Il centraindietro
Pià che centravanti, in campo c’è un centrandietro, visto che la porta la vede dallo specchietto retrovisore. Zero goal in un intero girone per Toci, mentre l’altro, quello che sulla carta doveva sostituire Castelli è spesso fuori o in panchina. Da capire di chi sia la colpa, loro , del gioco, dell’allenatore? Cambia poco, zero tituli e tanti rimpianti per chi ha portato soldi alla società e niente ai tifosi, poi la colpa è sempre di uno solo per il protezionismo estremo che da sempre classifica vittime e intoccabili con precisione chirurgica.
Rigorosamente fuori
Quattro rigori, tre fuori dallo specchio della porta, oggi è toccato a Pitou che, dopo un riscaldamento a bordo campo perfettamente in linea con la definizione della partita da parte di Colombo ( non decisiva), sparava fuori il tiro dal dischetto, dopo non aver segnato sulla linea di porta a Lumezzane. Il talento tanto sbandierato costa alla Pro Patria quattro punti in due domeniche, ma tanto non erano decisive.
Cavalli se la ride
Dopo aver guardato storto la tribuna per averlo beccato per un rinvio sbilenco, Cavalli ha concesso il bis a fine partita. Giocatori sotto la curva che li ha beffeggiati girandosi di spalle per evitare il saluto e mentre i distinti contestavano l’ennesimo pareggio, Nicco si scusava e Cavalli rideva. Cosa avesse da ridere sarebbe bello saperlo, certo è che certi atteggiamenti sarebbero da evitare, anche perchè se si scusa Nicco al quale gli si può dire solo bravo, lo faccia pure Cavalli la cui prestazione potrebbe essere in linea con le risate rivolte ai tifosi.
Leadership
Chi è il leader di questa squadra? In campo non sembra comandare nessuno, ci si parla poco e nessuno ha il carisma del leader. L’allenatore neppure, visto che incita continuamente ma non si incazza quasi mai. Serve un volontario o un paio di volontari per fare i Tramezzani i gli Elia di turno e farsi sentire con le buone o con le cattive in campo e fuori. Abbiamo un paio di nomi in ordine di preferenza: Alcibiade e Nicco ( vale anche per i rigori). Terrani è una delusione sul questo punto e non solo, ha fatto la serie B, possibile che non sappia prendere in mano la squadra. Beretta al momento appare un corpo estraneo a questa squadra, altri francamente non ne vediamo. Serve alzare al tensione, il tempo della carota è finito e il dubbio che ci siano in panchina troppi bravi ragazzi è lecito.
Flavio Vergani