Varesina prima in classifica, prima nelle strutture

Se è vero che la Pro Patria può vantare con orgoglio l’appartenenza alla serie professionistica, cosa non da poco visto che è l’unica de circondario a poterselo permettere, è anche vero che c’è una realtà che presto potrebbe bagnarle il naso per quanto sta facendo in campo, ma soprattutto fuori dal campo. Parliamo della Varesina di Venegono Superiore, capolista del girone B della serie D. Insomma, con mezzo piede in serie C. Poi, quanto interessi subito la promozione in casa rossoblu è un dettaglio, visto che le idee di Aquilino e Matteo Di Caro, nell’ordine Presidente e vice Presidente del club sono da sempre focalizzate su un unica parola che fa rima con strutture.

Chi sono questi virtuosi dirigenti con questa strategica vision? Forse, dicendo ravioli Scoiattolo, la conoscenza diventa immediata a tutti, visto che il brand popola i banchi frigo di tutta la distribuzione organizzata. Un’azienda di proprietà della Famiglia Di Caro i cui numeri lasciano senza fiato. Conosciamoli meglio.

La famiglia De Caro

Massimiliano Di Caro è il Direttore Generale di Scoiattolo, società di Lonate Ceppino (VA). Insieme al fratello Matteo e alla cugina Valentina Guerra, rappresenta la terza generazione di un’azienda familiare, con vocazione internazionale, nata da un’idea del nonno Umberto Belletti, durante una passeggiata in montagna, nel 1985. L’immagine di una famiglia di scoiattoli operosa e affiatata ha infatti ispirato il marchio con il quale il fondatore di Scoiattolo – che due anni prima aveva avviato un piccolo raviolificio casalingo – ha deciso di provare a portare la pasta fresca preparata dalla moglie Ebe sulle tavole di tutta Italia.

Il fatturato

Il pastificio Scoiattolo  ha chiuso il 2023 con un fatturato in crescita di circa il 18% a circa 60 milioni, entro il 2028 punta ad arrivare a 100 milioni con focus su Europa e Stati Uniti ma anche con mire sull’Oriente. Non esclude acquisizioni nel settore e anche una quotazione in borsa.  Oggi l’azienda è tra i primi player del suo settore, a livello nazionale,(con l1,9% del mercato) e i suoi prodotti a marchio o in private label sono venduti nelle maggiori catene europee della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo). Seconda per vendite in Lombardia, dietro a Giovanni Rana.

La Varesina

La Varesina calcio viene fondata nel 2010 dalla fusione delle squadre di Castiglione Olona e Venegono Superiore. Promotori della fusione sono i due comuni, che hanno fortemente voluto questa unione. Il motore dell’iniziativa è sempre stata la valorizzazione del territorio: mantenere le realtà del territorio con persone legate ad esso. La società diventa importante e i fratelli Cuscunà decidono di aprire le porte a nuovi investitori per garantire continuità a buoni livelli e per ampliare la struttura. La territorialità è ancora protagonista nel sancire i primi accordi tra famiglie Cuscunà e Di Caro. Già nel mese di giugno, appena terminata la stagione sportiva 2012/2013, si muovono le prime trattative: i Cuscunà propongono a Lino Di Caro di entrare in società e Di Caro, che ha un progetto non solo sportivo, ma anche legato alle strutture, accoglie la proposta. Di Caro arriva dalla Solbiasommese, in Eccellenza, ma sposa subito il progetto, molto serio ed ambizioso

Le strutture

Di Caro ha sempre e solo un pensiero che fa rima con migliorare le strutture e gestire un settore giovanile con i fiocchi, poi arriva il resto, promozione compresa. Non per niente, se andate sul sito della società, esiste una label chiamata “strutture” a testimonianza di quanto siano importanti gli assets per questa società, tanto da dedicargli un’ampia sezione.

Centro Sportivo Venegono Superiore “Varesina Stadium” con campo a 11 in sintetico, Centro Sportivo “Mario Porta” Vedano Olona con campo a 11 in sintetico, Palestra Comunale,Varesina Sports Center Castiglione Olona – Ex Speedway con campo in sintetico coperto, Stadio “Paolo Mazza” Castiglione Olona -Campo in erba, Palestra Stadio Mazza.

A tutto questo, udite…udite…si aggiunge lo spettacolare centro sportivo di Cairate che cercava da tempo un gestore. Di Caro non se lo è fatto dire due volte e per 14 anni si è aggiudicato la gestione di un vero gioiello composto da due campi di calcio, altrettanti per il calcetto (di cui uno coperto), pista d’atletica, area feste, spogliatoi appena rimessi a nuovo e un sistema d’irrigazione all’avanguardia. Un campo è dedicato agli allenamenti della prima squadra e l’altro della Juniores. Chi frequenta questo centro lo descrive come un vero gioiello, ordinato, pulito, con accoglienti fiori all’ingresso e maniacale cura del dettaglio. Il tutto mettendo sul piatto la bellezza di 2, 6 milioni di euro per la gestione esclusiva.

Giovani la nostra passione

Il settore giovanile è un’altra perla della Varesina curato con attenzione maniacale. Oggi, tutte le squadre giovanili dalla Under 14 alla Under 17 occupano il primo posto dei rispettivi campionati.

Il marketing

Clicca e compra la maglia della squadra sul sito e per tutti la Varesina Card, una tessera per TUTTI (atleti, staff e tifosi abbonati) che concede una serie di fantastici vantaggi in collaborazione coi molti partner con possibilità di beneficiare di sconti nei campi estivi, beneficiare del 20% sconti sul merchandising , per acquistare le magliette della Prima Squadra e beneficiare degli sconti e delle promozioni attive coi nostri partner. Insomma, non si respira aria di serie D

Il futuro

Una realtà del genere davvero sta stretta in serie D, Di Caro nicchia e fa sapere che non è ancora il momento di pensare in grande, ma appena il progetto strutture sarà ultimato è facile prevedere lo sbarco in serie C. Per ora, il favorito sembra essere l’Ospitaletto del mitico ex Benevento Ciciretti, per lui un ingaggio a tre cifre che fa tremare i polsi a tante squadre professionsitiche, ma la Varesina è pronta al balzo e sogna il derby con la Pro Patria.

Domanda spontanea dei tifosi, ma questo Di Caro non poteva arrivare a Busto e aiutare la Pro Patria? Si narra che recentemente lo abbia anche fatto ma che le strutture della Pro Patria non lo abbiano entusiasmato. Beh, come dargli torto?

Flavio Vergani

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