La Pro Patria a Legnago per battere la Clodiense

Storie di tutti i giorni, direbbe Riccardo Fogli, ossia di squadre promosse che non hanno un campo proprio sul quale giocare. Così, va in scena la solita partita con quattro gatti sugli spalti, mentre a Vicenza arriva il Padova e il Menti scoppia di sold out. Due mondi diversi racchiusi in una categoria unica che ha due corpi e due anime e non come direbbero Wess e Dori Ghezzi un corpo e un’ anima.

Quelli come me ricordano il Clodiasottomarina di antica data, ma il tempo passa e i nomi cambiano e oggi la neopromossa Clodiese incontra la gloriosa Pro Patria in cerca della prima vittoria del campionato.

Quelli come me ricordano che queste partite erano date per scontate, le neopromosse con nome poco noto erano di default squadre delle quali farsene un boccone. Oggi, non ce lo possiamo più permettere, tutto fa paura, nulla è scontato, ogni partita presentata come una sfida quasi impossibile. Timori figli di un tempo che vive di ringraziamenti per una serie C che qualifica ancora i biancoblu, ma che da tempo ha spento sogni e speranze di regalare a questa generazione e alla prossima un futuro di ambizioni concrete. Meglio la camera di rianimazione rispetto all’eutanasia, questo sembra la convinzione comune, anche se molti cominciano a scocciarsi di questi penultimi posti che seguono stagioni da dimenticare, come l’ultima che ha regalato tanti dolori e qualche gioia, seguita da questo inizio di stagione solo dolori, o quasi.

La partita di oggi vedrà i resti della Pro Patria viaggiare verso Legnago con un solo obiettivo, ossia vincere! Privi della scommessa persa Lombardoni, di Alcibiade infortunato, la retroguardia sarà green col solo Cavalli a dare supporto a due baby. Una situazione paradossale che fa seguito a scelte di mercato fantascientifiche che di fatto hanno sguarnito il reparto con l’infortunio di Travaglini e consegnato a Mister Colombo una qualità depauperata dalle partenze di Bertoni, Saporetti, Stanzani, Castelli, Renault e Moretti, che non è stata pareggiata dai nuovi arrivi.

L’attacco attende il contributo di Beretta, siamo all’ottava giornata, sarebbe davvero ora che questo avvenga, dopo aver spremuto Toci come un limone, alla faccia del vituperato turnover che lo scorso anno fu un diktat in casa bustocca, esponendo la squadra a figure barbine e interrompendo un filotto che sembrava troppo bello per essere vero.

Insomma, è il momento di tirare fuori le palle e vincere una partita per non complicarsi ulteriormente la vita.

I tifosi più ottimisti dicono che non ci ha messo sotto ancora nessuno, questo è vero, ma non può più bastare per risalire la classifica. Faccioci mettere sotto da tutti, ma vinciamone una!

Flavio Vergani

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