La Pro Patria esce sconfitta per due a uno dal campo di Vercelli. Non è bastato il goal di Stanzani per portare a casa punti, i locali con Mustacchio e Maggio si prendono la vittoria.
Mister Colombo rivolta la formazione come un calzino: in porta Mangano per Rovida, dentro Vaghi per Saporetti, Lombardoni torna in squadra con spostamento di Fietta davanti alla difesa. Marano è nell’undici a scapito di Nicco, Bertoni siede in panchina, mentre in avanti Parker non gioca e, a causa della discutibilissima scelta fatta nella campagna acquisti nel non confermare Piu e nemmeno sostituirlo, non ci sono alternative di peso al centro dell’attacco, per cui, avanti con i pesi piuma Pitou e Stanzani.
Da capire che posto occupi in gerarchia l’attaccante Zanaboni, se quando serve si ha paura a rischiarlo, allora la scelta del mercato estiva diventa ancor più discutibile, diventando discutibilissima.
Cambiamenti figli del turn over per la terza gara in sette giorni, che ormai è diventata insopportabile ai più, anche se trattasi di una in più del solito e non cinquantamila, ma anche di scelte tecniche precise, viste che se c’era uno che avrebbe necessitato di un turno di riposo era Fietta con i suoi 39 anni e le molte fatiche sopportate in questi ultimi turni. Evidentemente, oggi, fra Bertoni , Nicco e Fietta, quest’ultimo è l’indispensabile e, viste le prestazioni di Marano, lascia un po’ preoccupati.
Mister Colombo nel dopo partita non ha certamente usato un linguaggio oxfordiano per quanto accaduto nei primi 20 minuti: “mi gira il cazzo”, ha dichiarato l’allenatore tigrotto, questo a causa di atteggiamento non propriamente da tigri dei giocatori che hanno letteralmente regalato l’inizio partita ai locali con l’optional del goal preso ancora su calcio d’angolo.
Un tema caldo quello dell’approccio alla partita già sentito col Mantova o con l’AlbinoLeffe e che merita un’analisi a riguardo dei motivi, delle colpe e delle soluzioni per un tema fin troppo ricorrente e che in una squadra che lotterà per non retrocedere dovrebbe essere un tema centrale.
Poi, ha continuato il tecnico tigrotto, il goal subito ci ha svegliati. E ti voglio vedere, ci viene da dire, ma non è certo questa la soluzione al problema.
Da capire anche il motivo per il quale la squadra abbia perso impermeabilità difensiva, Ndreka nel dopo gara ha chiesto attenzione a tutta la squadra, con la solita frase fin troppo abusata del si difende in undici e si attacca in undici, cosa nota agli avversari da sempre che più o meno fanno la stessa cosa. Poi, se si è sempre, o spesso, dalla parte di chi incassa, più che analisi post partita servirebbero quelle pre partita in grado di evitare inizi di partite nella quali la Pro Patria ha un’altissima percentuale di goal subiti. Evidentemente, l’approccio è molle e spesso superficiale e per cambiare questo non servono analisi complicate, ma solo un diverso atteggiamento, una diversa fame, che proprio l’esterno biancoblu sembra aver smarrito rispetto a quella dello scorso anno.
Prossimo turno davvero importante per la Pro Patria che con il Lumezzane dovrà scacciare vie le parti basse della classifica e riprende slancio verso posizioni più tranquille.
Flavio Vergani
PRO VERCELLI-PRO PATRIA 2-1 (1-1)
Reti: 13′ pt Mustacchio (PVE), 29′ pt Stanzani (PPA), 12′ st Maggio (PVE)
Pro Vercelli (4-3-3): Sassi; Iezzi (7′ st Carosso), Parodi, Sarzi Puttini (14′ st Seck), Rodio; Iotti, Santoro, Rutigliano (26′ st Comi); Mustacchio, Nepi (26′ st Contaldo), Maggio. A disposizione: Rizzo, Valentini, Emmanuello, Gheza, Forte, Spavone, Niang, Condello, Pesce, Sibilio. Allenatore: Dossena.
Pro Patria (3-5-2): Mangano; Moretti, Lombardoni, Vaghi; Renault (33′ st Somma), Citterio (26′ st Zanaboni), Fietta (33′ st Bertoni), Marano (19′ st Nicco), Ndrecka; Pitou (19′ st Castelli), Stanzani. A disposizione: Rovida, Saporetti, Bashi, Parker, Caluschi, Ferri. Allenatore: Colombo.
Ammoniti: Citterio (PPA), Marano (PPA), Santoro (PVE), Fietta (PPA), Parodi (PVE), Lombardoni (PPA)
Arbitro: Luongo di Napoli
Collaboratori: Starnini di Viterbo e Pistarelli di Fermo
IV Ufficiale: Sassano di Padova