Fare ricerca e test per cercare la formula migliore è esercizio proprio dei grandi laboratori che dispongono di materie prime costose e strumenti di precisione. Farlo con il piccolo chimico è alto il rischio che la provetta scoppi tra le mani.
Un po’ quello che è accaduto a Mister Colombo che ha provato due formule nuove bruciandosi le mani. Due mezzi turn over sono peggio di un solo turn over, soprattutto quando l’asticella è già alta di suo. Neppure gli avversari hanno osato tanto e si chiamavano Padova e Mantova. E’ vero che Colombo aveva detto nel pre partita che nulla è impossibile, ma pochi avevano compreso che si riferiva all’ennesimo turn over che nessuno si aspettava.
Le due sconfitte erano ampiamente previste e prevedibili da tutti, nessuno escluso, ma il modo nel quale è arrivata quella di ieri ha indispettito tutti, anche qui nessuno escluso.
Soprattutto chi si è sciroppato centinaia di chilometri per avere la speranza di vivere l’emozione dell’impresa che si è trovato davanti una distinta gara che aveva dell’incredibile con fuori le colonne portanti del progetto tattico lentamente e faticosamente trovato dopo un girone di andata da dimenticare.
Questa volta, tutti e diciamo tutti, non l’hanno fatta passare liscia al Mister, ognuno con i suoi modi, il suo stile, ma tutti con un unico obiettivo: far sapere la propria totale delusione.
Alessandro Bianchi, uno dei conduttori di “Biancoblu”, trasmissione di Rete 55 dedicata alla Pro Patria, si è limitato a definire “cervellotica” la formazione messa in campo, mentre l’altro conduttore della stessa trasmissione Andrea Macchi ha commentato che “è inaccettabile veramente. A saperlo sarei stato a casa, spero che la trasferta di Trento non riservi sorprese, visto che ho già preso un giorno di ferie. Mancanza di rispetto totale”.
Simone Lamperti, presidente del “Tigrotto” ha aggiunto “una formazione senza senso, ci sta perdere, ma non così, la gente spende tempo e soldi, serve un minimo di rispetto”. Anche Giovanni Pellegatta, presidente del Pro Patria Club ha un diavolo per capello: “la Pro Patria non è scesa in campo, tutti svogliati e senza idee, Formazione sbagliatissima a partire dal portiere, loro con un minimo sforzo ci hanno fatto tre goals, Voto dieci a chi è andato in trasferta, io dopo il due a zero ho spento la televisione, ancora una volta Mister Colombo ha sbagliato la formazione in pieno, spero in una ripresa dopo la cocente delusione odierna”.
Il tifosissimo Andrea Tripano dice: ” sono uno dei pochi che segue la Pro Patria in trasferta, se avessi saputo di questa formazione sarei rimasto a casa. Chiedo rispetto per la persone che spendono tempo e soldi”. Samuele Toia è in sintonia e commenta: “Turnover sbagliato, mentalità sbagliatissima, abbiamo dominato in casa della terza in classifica, perchè non l’abbiamo giocata a viso aperto?Pitou deve sempre giocare, il calcio è semplice, i più forti in campo. A Busto siamo abituati a perdere, è come perdi che fa la differenza”.
Tiziano Tosello: ” Sono tornato alle 23,30 dalla trasferta, dopo aver fatto 320 km, si può perdere ma non così, la formazione migliore va sempre schierata. I tifosi che vanno in trasferta fanno sacrifici sia economici che di tempo tolto alle famiglie e quanto accaduto oggi non è accettabile
Paolo Rezzin si chiede il motivo per il quale Mangano, Marano e Bertoni siano scesi in campo giocando al posto di chi stava bene. L’atteggiamento del primo tempo è stato inaccettabile, aggiunge Rezzin, ci vuole rispetto. Alessandro Spinelli è lapidario e chiede un cambio di guida tecnica dopo questa incredibile scelta di formazione. Roberto Fumagalli dice che va bene che col Mantova avremmo perso, la la formazione deve rispettare i tifosi. Flavio Giombelli non capisce l’involuzione, soprattutto nel gioco, Padova e Mantova sono superiori, ma quando arriviamo in zona playoff iniziamo a perdere, quando siamo nelle ultime posizioni tiriamo fuori il cuore biancoblu, sarà un caso?
Più tecnica l’analisi di Lele Magni che dice: “Il Mantova è lento dietro, lo combatti solo negli spazi in velocità, la mossa di Marano punta centrale è un puro abominio. Il Mantova davanti è ben strutturato fisicamente, se li lasci giocare prima o poi lo prendi in quel posto senza che chiedano il permesso. Infine, il portiere titolare gioca sempre, è scusato solo se morto o moribondo. Il secondo goal preso avrebbe fatto incazzare anche un santo che si era appena ripreso da Marano centravanti”.
Infine, il tifosissimo di sempre Sergio Marra, mette l’accento sulle dichiarazione post partita di Colombo e non si capacita del fatto che lo stesso si dichiari felice per essere rientrato in partita dopo il tre a zero. In effetti, aggiungiamo noi, pensare che lo si sia fatto dopo l’ingresso di Nicco e Pitou non è altro che un’ammissione di colpa in filigrana, senza considerare che a dieci minuti dal termine sul tre a zero qualunque squadra si rilassa e diventa più semplice per i perdenti fare qualcosa in più.
Flavio Vergani