Una città tinta di biancoblù, fiera e con un pizzico d’orgoglio per la sua squadra calcistica. Ieri, come oggi, e sicuramente domani Busto Arsizio sarà sempre accomunata in ogni angolo d’Italia ma anche all’Estero al nome Pro Patria, un binomio con un comun denominatore quella indelebile e unica maglia a strisce biancoblù.
A concorrere a onorarne i 105 anni di storia hanno tangibilmente contribuito con in primis l’Amministrazione Comunale rappresentata dall’entusiasta e promotore Assessore allo Sport e Bilancio, Maurizio Artusa, tutto il pianeta del tifo biancoblù ospitato dal Pro Patria Point (Centro Stampa Banfi di Via Alfieri) degli attivissimi Laura Banfi e Giovanni Carrozza per dar inizio a una settimana di festeggiamenti.
Iniziando da quelle due gigantografie raffiguranti la prima Aurora Pro Patria e l’attuale esposte proprio in Via Alfieri, diventata Via Tigrotti biancoblù dove si e’ consumato il primo della serie brindato sotto la regia di Emanuele Gambertoglio , Presidentissimo dell’Associazione “Tigrotto 1919” a cui ha fatto seguito in serata la cena conviviale solidale con il ricavato devoluto alle “Cuffie Colorate” presso la Vinoteca di Viale Pirandello.
A ulteriormente far ricordare nella sua essenza più profonda cosa rappresentano i 105 anni di storia dell’Aurora Pro Patria e’ stata la rappresentazione teatrale al Lux di Sacconago, di “SCHEGGE DI PRO PATRIA” realizzata dall’Associazione ” PRO PATRIA MUSEO” presieduta da Andrea Fazzari, autore dei testi e le coreografie con l’ex giocatore tigrotto Daniele Giulietti, con i suoi validissimi collaboratori, i vice Simone Colombo, Giovanni Pellegatta e Claudio Linari con Presidente onorario Alberto Armiraglio.
Mattatore in palcoscenico, presentato da Giovanni Castiglioni evidenziandone le peculiarità caratteriali già di per s’e curiose per l’appellativo che l’accompagna di “Bandito” , Giulietti ha fatto da conduttore della macchina del tempo dell’Aurora Pro Patria con a determinarlo sei personaggi che ne hanno fatta la storia.
CARLETTO REGUZZONi che rappresenta non solo un’icona calcistica made in Busto Arzizio, ma ne ha portato il nome anche in quel “Bologna che tremare il mondo fa” militandovi per 16 campionati, LASKO KUBALA, un vero fuoriclasse uno dei più grandi attaccanti del calcio mondiale sogno putroppo mai avveratosi per Buso Arsizio ma ricordato grazie alla Pro Patria dal Barcellona con tanto di stadio a lui dedicato e elevato a suo miglior giocatore del secolo, LUCIANO RE CECCONI a confermare che con grandi sacrifici, e la determinazione si conquistano le vittorie più belle considerando il suo iter di giovane centrocampista tutto campo “Wolsvagen” per la tifoseria iancoblù pàil preludio per quella poi del Foggia e Lazio di Maestrelli, Campione d’Italia, ANDREA CECCOTTI solo otto partite ma un ricordo indelebile per la perdita di un padre e marito dai grandi valori, un giovane calciatore friulano che purtroppo non ha potuto espremire rutte le sue potenzialità ma che a distanza da quell’8 Novembre 1987 a Treviso, la tifoseria biancoblù e in modo particolare il Pro Patria Club non hanno dimenticato nel perenne ricordo, il “CAPITANO MATTEO SERAFINI, attaccante amato e osannato per le sue 199 presenze in biancoblù con 75 reti in sei campionati ma anche il recor di aver realizzato tre’ reti a un portire come Buffon nella Juventus in B, e infine RICCARDO COLOMBO un esempio di calciatore con in lui il fair play, l’uomo,il professionista ora guida alla Pro Patria in Lega Pro trasmettendo quegli insegnamenti che devono concorrere a far maturare ed educare i tanti giovanui che compongono la rosa affidatagli e l’augurio da parte di tutti di salvare la Pro Patria.
A onorare i 105 anni biancoblù sono saliti sul palco, invitati dal Museo tanti ex giocatore Giandebuaggi, Brizzi, Dato, Ardemagni, Bartezzaghi, Mariotti, Pocorobba, Casna, Rossignoli, i Citterio Tumiati, Pessina un po brizzolati ma contenti di aver rivisto tanti tifosi che li hanno seguiti con tanta passione.
Compleanno dei 105 anni che non vuol essere solo fine a se stesso ma come ha ribadito l’Assessore Artusa la continuità di quella bella unione creatasi tra le Associazioni e Club del tifo che non possono che far bene alla espressione sportiva più conosciuta di Busto Arsizio.
Ho condiviso con un encomio a chi ha concorso alla riuscita degli eventi legati a 105 anni di fondazione, ma da vecchissimo tifoso e anche cronista concedetemi di onorare nel 2026 per i miei ottant’anni unitamente ai 145 anni della PRO PATRIA ET LIBERTATE 1881
Ottavio Tognola